Il futuro che vorrei me lo leggi in faccia.

Mario Coviello
3 min readNov 27, 2020

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L’Istituto Comprensivo di Barile con Unicef Potenza nella Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza racconta il suo futuro.

In quest’epoca di relazioni inferme a causa della pandemia, l’Istituto Comprensivo “ Giovanni XXIII° “ di Barile, con la dirigente scolastica Tania Lacriola e con la docente Maria Carmela di Lonardo, volontaria Unicef, ha celebrato il 20 novembre, coinvolgendo gli alunni della terza, quarta e quinta classe della scuola primaria di Barile e la prima e seconda B della scuola elementare di Ripacandida al progetto Unicef Italia “ Il futuro che vorrei ? Me lo leggi in faccia”.

Le mascherine, diventate ormai elemento irrinunciabile del nostro vivere quotidiano ed emblema della pandemia, sono una necessità. Ci proteggono dal coronavirus e proteggono chi ci sta intorno, e vanno usate SEMPRE quando siamo fuori dalla nostra abitazione.

Ma le mascherine sono anche il segno di una quotidianità e di una socialità tutt’altro che normali, dove mostrare il proprio volto e parlarsi sono diventati comportamenti a rischio.

Per i giovanissimi, che soffrono più di chiunque altro le tante limitazioni imposte dalla crisi sanitaria, è oggi più importante che mai pensare a un futuro oltre il COVID-19.

Per questo l’UNICEF Italia, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza — che abbiamo celebrato il 20 novembre, nell’anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia — ha proposto a bambini e ragazzi di compiere un gesto simbolico utilizzando i social media: scrivere sulla propria mascherina un messaggio — una parola, una frase, un simbolo — che parli del domani, dell’avvenire atteso o sperato al di là di questa sorta di “era glaciale” della nostra vita collettiva.

Per partecipare all’iniziativa “Il futuro che vorrei me lo leggi in faccia” i ragazzi delle scuole di Barile e Ripacandida hanno scelto delle immagini e le hanno pubblicate sui loro social preferiti.

Gli alunni di Ripacandida e Barile, con le docenti, Erminia Rita, Rosa Labellarte, Mariapina Bruno, Rosanna Palmitessa e Anita Grande,Donatella Sinisi, Incoronata Dell’Osso e Antonietta Volonnino, hanno scelto di taggare @UNICEF-Italia su Facebook, @unicefitalia su Instagram, @UNICEF_Italia su Twitter le loro foto con le mascherine e sono stati rilanciati sui canali nazionali di Unicef Italia perchè i loro messaggi sono apparsi particolarmente belli e/o originali.

I piccoli e i più grandi, molti con grandi sorrisi nascosti dalle mascherine, hanno disegnato la stella di Natale con il cappuccio rosso , bambini colorati e sorridenti finalmente senza mascherine che si danno la mano, animali fantastici, pupazzi di neve che sorridono, grandi cuori rossi palpitanti, Minnie, arcobaleni,fiori…….

L’unica medicina per le nostre relazioni inferme è concentrarsi su quanto sarà bello tornare tutti vicini dopo questo lungo periodo di “distanziamento sociale”.

E’ questo che non dobbiamo stancarci di ripetere ai nostri figli, ai nostri amici, a chi ci vuole bene.

Barile 27 novembre 2020

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Mario Coviello
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Written by Mario Coviello

Dirigente Scolastico in pensione e Presidente del Comitato Provinciale di Potenza dell’Unicef. Racconto quello che faccio e che vedo. Leggo passeggiando.

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