Nel cerchio delle emozioni per tornare a vivere

La prima classe della scuola primaria “ A. Grippo” a Rossellino avvia “Non perdiamoci di vista” di #Scuola amica Unicef .

Mario Coviello
3 min readMay 12, 2021

Arrivo in Contrada Rossellino a Potenza in anticipo perché la giornata è ventosa e il sole fa i capricci. Finalmente posso incontrare una prima elementare “dal vivo” e non in streaming come è avvenuto sempre in questi mesi di pandemia. L’insegnante responsabile Unicef dell’Istituto Comprensivo “ Lorenzo Milani” di Potenza, diretto dall’instancabile Marcella Marsico , ha organizzato incontri all’aperto con le classi prime della scuola primaria dell’istituto per avviare il progetto “ Non perdiamoci di vista” di Scuola Amica Unicef di educazione alle emozioni per prevenire bullismo e cyberbullismo.

Mi accoglie con un largo sorriso Alfredo, il bidello amico dell’Unicef, che subito porta nello spazio davanti alla scuola otto sedie per i bambini e un banco che deve accogliere l’oggetto del cuore che ogni bambino e bambina ha portato. Occorrono anche le sedie per le insegnanti Anna Frescura, Daniela Di Salvia, che rimarrà sempre in piede con un cellulare per documentare l’incontro, Adalgisa Zirpoli e Maria Teresa Aversa.

Curiosi ed attenti mi ascoltano mentre mi presento e racconto cosa l’Unicef fa in tutto il mondo. Sanno che hanno diritto al gioco, allo studio, alle medicine, alla casa, alla famiglia e osservano i libri illustrati che ho portato. Narro la mia infanzia di bambino povero che riceve il suo primo libro di narrativa in quarta elementare e subito riconoscono il salvadanaio di coccio che mi serviva per raccogliere le monete per comprare i fumetti.

E subito dopo, a turno Luca,Riccardo, Fabio,Francesco, Paolo, Sofia, Sofia e Elisa mostrano i loro oggetti: un grande orsacchiotto, un bruco, un bambolotto, un leone, un coniglio,un piccolo peluche, un robot, la tigre di Winnie the Pooh e parlano dei genitori, degli zii, dei nonni che glieli hanno regalati. Raccontano che amano giocare, venire a scuola perché “studiare è importante”, uscire a passeggio. Non amano “quando qualcuno gli fa i dispetti”, quando fratellini e sorelline “lanciano” le loro cose. Subito raccontano di cani e gatti che fanno loro tanta compagnia.

Le maestre dicono che amano viaggiare, parlano dei figli che sono ormai grandi e alcuni vivono lontano e la maestra Maria Teresa legge la lettera di Orazio, un suo alunno “difficile” che al termine dei cinque anni di scuola elementare gli ha regalato il libro di Luis Sepulveda “ Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” perchè la sua maestra come il gatto ha saputo dargli fiducia, aspettare paziente che crescesse, mettesse le ali. Con orgoglio la maestra conclude che oggi il suo Orazio è diventato un famoso attore.

E’ questo uno dei modi con i quali il Comitato Provinciale Unicef di Potenza celebra in tante scuole della Basilicata il 30° anniversario della firma da parte dell’Italia della Convenzione Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che cade il 27 maggio 2021.

Amiamo i nostri bambini e insegniamo loro a volare, vincendo così l’angoscia di questi mesi di pandemia così difficili per tutti.

Potenza 12 maggio 2021

--

--

Mario Coviello
Mario Coviello

Written by Mario Coviello

Dirigente Scolastico in pensione e Presidente del Comitato Provinciale di Potenza dell’Unicef. Racconto quello che faccio e che vedo. Leggo passeggiando.

No responses yet