Raccontare storie per costruire ponti con UNICEF Potenza ( undicesima puntata )
Nella Carravetta dell’Associazione “ Donne 99” di Tito ci porta in un vecchio monastero in Calabria :
“ A volte mi soffermo a pensare alla mia infanzia e mi vengono in mente tante cose che pensavo di aver rimosso. Ricordo quando andavo a trovare i miei parenti che abitavano in un piccolo paese, alle pendici della Sila. I miei genitori erano originari di quel piccolo borgo contadino ma si erano allontanati per motivi di lavoro. Infatti abitavo a Praia a Mare, cittadina nella quale mio padre era direttore delle poste.Ogni tanto andavo a trovare i miei parenti e ricordo mia zia Mafalda che abitava in un vecchio monastero che aveva trasformato in una casa semplice e modesta. La mattina io e mia cugina Giovanna ci alzavamo da un letto che aveva il materasso di foglie di granturco e gustavamo latte di capra appena munto da mia zia che era appena tornata dal pascolo con le sue capre. Poi mia zia accendeva il fuoco nel camino e preparava una buonissima pasta che condiva con il suo olio di collina.
A fine estate andavamo a raccogliere i fichi, mia zia li metteva al sole a seccare e con i fichi preparava dei dolci imbottiti con le noci. Con i fichi si produceva anche un miele dolcissimo che serviva d’inverno per preparare dei sorbetti con la neve.
Si faceva una vita molto semplice e la sua genuinità mi è rimasta nel cuore.
Tito 25 ottobre 2021