Raccontare storie per costruire ponti con #UNICEFPotenza.( 20^ puntata )

Con Cinzia Ricciardi continuano le storie di vita delle donne dell’Associazione di Tito “ Donne 99”

Mario Coviello
4 min readNov 13, 2021

Cinzia Ricciardi: una madre, un padre, una matrigna e la forza di perdonare.

Cinzia Ricciardi

“ Sono Cinzia Ricciardi di Gravina di Puglia, fra poco compio 69 anni.Della mia infanzia ricordo che quando avevo sette, otto anni,quando cominciavo ad andare prima all’asilo e poi alla scuola elementare, mi facevo l’inverno a Gravina e l’estate in campagna perché mio nonno materno, Domenico Laforgia, aveva la campagna. Aveva di tutto e di più e quindi il grano bisognava mieterlo e con mia mamma mi ricordo che ci trasferivamo proprio in campagna per aiutare suo padre. Con noi c’era sempre anche il fratello di mia madre, mio zio.

Avevo sette, otto anni e non potevo aiutare.Quando mi venivano a cercare mi trovavano sempre sugli alberi, quello era sicuro, perché ero l’unica femmina con quattro maschi che giocavano fra di loro, io ero esclusa, e quindi il mio passatempo era sedermi sugli alberi, di gelso, ciliegio, fichi e mangiavo quello che avevo disponibile. Questo era il mio passatempo perché purtroppo i maschi non mi facevano entrare nei loro giochi.

I genitori di Cinzia Ricciardi sposi.

Una noia mortale, tanto è vero che ancora oggi odio la campagna. Come sento la parola campagna dico “ Prego…. andate…toglietevi di mezzo…” Se ci vado, ci vado solo perché me lo chiedono i miei figli e faccio uno sforzo enorme e non vedo l’ora, verso l’imbrunire, di ritirarmi a casa mia.

Ho frequentato la scuola dell’infanzia, le elementari, le medie e il primo anno dell’Istituto Magistrale a Gravina. I miei ricordi della scuola sono belli e soprattutto quando ho cominciato l’Istituto Magistrale ho apprezzato di più i miei anni di scuola precedenti. Amavo andare a scuola ma mio padre, purtroppo, non mi ha voluto mandare più..ero la grande e in quel periodo morì mia madre. Ho dovuto fare da madre ai miei due fratelli Nino e Giacomo e a mia sorella Anna , più piccola.

Dopo pochi mesi mio padre si risposò e scoppio’ un conflitto con lui e con la matrigna..E’ tutto complicato perchè mio padre l’ha presentata a noi il giorno prima che si doveva sposare.Io, che avevo sedici anni, mi sono sentita tradita e mi sono trovata in casa una persona che era più ignorante di me, scusate se mi esprimo così, i fatti erano questi. E parlare con lei era inutile, non riuscivamo proprio a comunicare. Con mio padre ho fatto la pace dopo molti anni. Abbiamo parlato e mi ha chiesto di perdonarlo e io l’ho assistito fino al suo ultimo giorno. Anche con la mia matrigna ho fatto pace. Mi ha voluto accanto mentre stava morendo per una leucemia fulminante e mi ha chiesto di perdonarla, dicendo che era stata consigliata male da una sorella e per questo si era comportata male con me.

Il padre di Cinzia Ricciardi.

Ho lasciato la scuola, ho dovuto abbandonare la mia famiglia e sono andata per due anni a lavorare al nord. Facevo la cameriera ai piani e negli alberghi di prima categoria mi occupavo solo delle camere, negli hotel di seconda categoria facevo di tutto. Durante i miei anni di lavoro ho fatto di tutto, non mi sono occupata solo dell’amministrazione.Mi hanno trattata benissimo, assunta regolarmente e con i contributi versati. Anzi dirò che mi sono trovata meglio su che giù a lavorare. Perché mi sono sposata e quando mio marito Tonino Scavone ha vinto il concorso come infermiere all’ospedale e siamo tornati a Potenza, l’ho aiutato nel suo luogo di lavoro. Si può dire che ero una sua dipendente.

Mi sono sposata, ”per necessità” a 18 anni e mezzo, quasi diciannove, a quel tempo andavamo di fretta , nel mio caso erano le circostanze che mi hanno costretta a sposarmi prima. Ho avuto tre figli Pasquale, Graziano e Maria Francesca. Sono soddisfattissima dei miei figli, questa soddisfazione non me la toglie nessuno. Maria Francesca sono sedici anni che vive e lavora a Londra. Sono soddisfatta di vivere a Tito e di avere l’amicizia di queste donne dell’Associazione “ Donne 99”. Luisa Salvia ha faticato un poco per farmi venire, ma ora sono contenta di essere qui.E non ho solo loro come amiche, ne ho anche altre. Si sono soddisfatta, sono soddisfatta della mia vita.

--

--

Mario Coviello
Mario Coviello

Written by Mario Coviello

Dirigente Scolastico in pensione e Presidente del Comitato Provinciale di Potenza dell’Unicef. Racconto quello che faccio e che vedo. Leggo passeggiando.

No responses yet