Raccontare storie per costruire ponti. Fratellanza e sorellanza 3.

Mario Coviello
3 min readSep 24, 2022

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Lucia Noschese racconta la storia della sua

Sorella di latte.

Sono Lucia Noschese ho 72 anni e sono figlia unica. A mia madre morirono due bimbi a distanza di un anno l’uno dall’altro. Li aveva chiamati Antonio. Dopo la morte improvvisa di mio fratello mia madre aveva ancora il suo latte. Una signora di Tito aveva a Potenza una sorella che aveva dato alla luce una bambina, non stava bene e non poteva allattarla. Questa signora ha chiesto a mia madre Concetta se la voleva allattare e tenerla con sé fino a quando la madre non guariva. Mia madre ha accettato e Lucia, è questo il nome della piccola, è vissuta con i miei genitori per diciotto mesi. Le volevano bene come a una figlia, anche perché ne avevano perduti due. Lucia era tranquilla e si faceva voler bene. Tutte le sere, quando mio padre tornava dalla campagna, si sedeva sulle sue ginocchia e si faceva dondolare.

Passati i diciotto mesi, mia madre ha detto alla mamma di Lucia “ Fammela tenere altri due mesi. La tengo con me senza farmi pagare.” Sì perché per le mamme di latte questo era un modo per aiutare la famiglia.

Tutta la famiglia le voleva bene. In questi diciotto mesi Lucia è rimasta sempre a casa mia. Ogni tanto il padre prima e la mamma quando si è ripresa la venivano a vedere. Quando Lucia è andata via, mia madre tutti i giorni quando andava in campagna a lavorare la mattina presto in contrada Santa Loia, arrivata in località “ Serra”, un luogo dal quale da lontano si intravedevano le case di Potenza, si metteva a piangere, ricordando la sua bambina.Ogni tanto la bambina veniva a Tito e qualche volta mia madre andava a Potenza a trovarla. Quando veniva a Tito Lucia si avvicinava a mia madre e chiedeva “ Mamma Concetta è rimasta un pò di salsiccia..? “ e mia madre l’accontentava sempre.

Lucia era nata nel 1946 e io sono nata nel ’50. Mia madre mi ha chiamato Lucia, scusandosi con la mia nonna paterna Rosa “ Non te la prendere la devo chiamare Lucia..” Tutti in famiglia erano d’accordo perché le volevano bene.

Lucia con la sorella di latte Lucia

Io ho conosciuto la mia sorella di latte e l’ho frequentata quando ci veniva a trovare da piccola. Siamo sempre rimaste in contatto, anche se per un periodo ci siamo perse di vista perché lavorava prima a Torino, poi a Napoli e a Potenza. Quando è nata mia figlia Anna Maria ho voluto che fosse la sua madrina di battesimo e ancora oggi ci telefoniamo. Tre mesi fa è venuto a mancare suo marito e ogni due, tre sere ci sentiamo per telefono.

Tito 24 settembre 2022.

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Mario Coviello
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Written by Mario Coviello

Dirigente Scolastico in pensione e Presidente del Comitato Provinciale di Potenza dell’Unicef. Racconto quello che faccio e che vedo. Leggo passeggiando.

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