Raccontare storie per costruire ponti. Innamoramento e amore (3).
Il primo amore di Lina Buono : Una gelosia violenta.
“La prima volta che ho avuto un ragazzo avevo 14 anni, frequentavo la terza media.Non rimpiango niente di questo ragazzo perché era violento, alzava le mani. Io non dicevo niente ai miei genitori perché mio padre era molto, molto severo e mi aveva avvisato “ Figlia mia se ti fidanzi con questo ragazzo, questo ti devi prendere..” E mia madre, che si era accorta di tutto, aveva paura di dire tutto a mio padre quando le cose sono peggiorate.
Era geloso e così ha fatto con le altre donne che ha avuto. Era molto, molto geloso, molto possessivo. Mi sono innamorata di lui perché allora fisicamente era un bel ragazzo. Aveva sei anni più di me. Faceva il servizio militare e questo mi salvò perché, durante quei pochi mesi, non era a Tito e mi sentivo libera, non prendevo botte. Appena ci siamo fidanzati non potevo nemmeno stare affacciata al balcone perché lui passava, mi vedeva, saliva e mi afferrava per i capelli.
Avevo paura di confessare queste violenze ai miei genitori e loro non se ne accorgevano perché avevano un forno e non erano mai in casa, una casa semplice con due stanzette, una camera e una cucina. Al mio ragazzo era stato proibito di salire in casa, ma lui comunque saliva e me le suonava perché non dovevo stare al balcone.
Un giorno mi sono decisa, ho preso mio fratello piccolo che allora aveva nove anni, ho raccolto tutte le cianfrusaglie che mi aveva regalato, cose che faceva lui quando faceva il servizio militare..” i love you…” ricamato.., e gliele mandai.
Subito lui venne a casa, per fortuna mia trovò mia madre con me , io mi tolsi l’anello di fidanzamento che mi aveva regalato, secondo le usanze di allora, glielo diedi e gli dissi che non lo volevo vedere più.
Questo primo innamoramento è durato una quindicina di mesi e non l’ho mai rimpianto. Lui si ribellò, mi mandò la mamma, mi mandò la nonna, ha cercato in tutti i modi di rimettersi con me, promettendo che non sarebbe stato più geloso, che non avrebbe più usato le mani.Io non ho ceduto.
Stavo molto bene da sola, Me ne andai a Potenza dalle mie zie per tre, quattro mesi e piano, piano, mi sono ripresa perché ero dimagrita moltissimo, ero arrivata a pesare quaranta chili, perché non mangiavo, vomitavo ( parlando con rispetto..). Andavo a passeggio a Montereale con i miei cugini, facevo un’altro tipo di vita.E quando sono tornata a Tito non si è più avvicinato.
Tito 28 aprile 2022