Raccontare storie per costruire ponti. Innamoramento e amore. (8).

Vittoria Della Casa : “ Innamorarsi di un seminarista.”

Mario Coviello
2 min readMay 10, 2022
All’asilo negli anni ‘60.

Sono Vittoria e ho quasi 67 anni.Quando frequentavo l’asilo,giocavo preferibilmente con le bambine,meno con i maschietti perché più litigiosi.Nonostante ciò,ricordo che provavo una simpatia particolare per un certo Tonino che prendeva le mie difese quando era il mio turno sull’altalena e gli altri bambini non mi lasciavano andare.Mi sentivo attratta perché mi proteggeva.

Ho frequentato le scuole elementari in classi esclusivamente femminili,così pure la scuola media,anzi era una scuola media solo femminile. I maschi frequentavano un altro plesso solo maschile.Solo i viaggi sull’autobus permettevano i primi approcci.Ho frequentato il catechismo e l’oratorio solo femminile dalle suore, mentre i maschi frequentavano l’oratorio parrocchiale.Questa netta divisione che avveniva negli anni 60,non ha favorito di certo i miei contatti con i ragazzi.
Ho frequentato la scuola magistrale femminile.In chiesa si stava separati in navate diverse. Posso dire di aver “sofferto” per amori platonici per due ragazzini durante il triennio della scuola media.Qualche mia compagna,tramite i fratelli o per il carattere più socievole,aveva il/i fidanzato/i .

Santuario di Sant’Anna di Vinadio ( Cuneo)

Anche l’ambiente di lavoro è stato tutto al femminile. A 18 anni ho scelto di lavorare come stagionale (luglio e agosto) presso il Santuario di Sant’Anna di Vinadio.Tra dipendenti e volontari c’erano una settantina di persone finalmente di ambo sessi e di tutte le età.Eravamo tutti amici e tra i giovani nascevano simpatie.Ho preso una cotta per un giovane biondo,gentile,affabile che però era seminarista.Speravo cambiasse idea e capitolasse,invece la cotta con la talare l’ha presa lui.

Un giorno arriva un gruppo di ragazzini scout guidati da un giovane biondo,gentile,affabile che mi chiede il favore di preparare la bevanda al karkade’ per i suoi ragazzi,per le ore 17 precise perché non poteva attendere.(io lavoravo in cucina).Ho preso una cotta fulminea per lui. Quando tornò alle 17,misi l’acqua a bollire …e passai un po’ di tempo in sua compagnia.Il giorno successivo era domenica,andai alla Messa e lo vidi…che celebrava. Puff! Fine delle storie mai iniziate.

Nel 1976 a 21 anni ho conosciuto il mio futuro marito che faceva il carabiniere e lavorava alla dogana nei pressi del Santuario.Nel 1977 ci siamo fidanzati e l’anno successivo sposati e trasferiti dal Nord a Sud in provincia di Matera.

Tito 9 maggio 2022.

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Mario Coviello
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Written by Mario Coviello

Dirigente Scolastico in pensione e Presidente del Comitato Provinciale di Potenza dell’Unicef. Racconto quello che faccio e che vedo. Leggo passeggiando.

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