Sguardi curiosi, parole gentili, classi piene di colori.
Con #UNICEF Potenza nella seconda e nella quarta della scuola primaria di San Cataldo diamo cittadinanza ai diritti.
“Ho capito che le parole gentili hanno un valore immenso, e con le parole gentili puoi amare e avere tanti amici” mi ha detto una bambina. Una mattinata intensa quella di lunedì 29 novembre con le classi seconda e quarta della scuola primaria di San Cataldo. Una mattinata in presenza, rigenerante, fatta di parole e di sguardi bambini. Nelle due classi piene di colori e tracce del lavoro creativo delle loro mani, io, presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza, sono arrivato, atteso, e ho parlato di storie di bambini che chiedono sorrisi, chiedono amore per combattere la povertà, la fame, la guerra.
Con me il sindaco di Bella Leonardo Sabato che ha accettato il mio invito e in tutte le classi ha chiesto agli alunni il loro giudizio sulla scuola, il trasporto scolastico, la refezione, sui luoghi del gioco e dello sport. Ha anche presentato il progetto della nuova scuola di San Cataldo Angeloni. Una scuola innovativa, con il riscaldamento sotto il pavimento, i pannelli solari sul tetto, tanta luce e spazi di vita e di studio pieni di luce..
In seconda con l’insegnante Anna Maria Raimondo abbiamo parlato di diritti dei bambini con il cartone animato e la canzone di Gino il pollo che non si stanca di ricordarci che “ Il mondo è una tintura nessuno è spazzatura.. e tutti i bambini del mondo hanno diritto a cure, protezione..”. E i piccoli mi hanno detto che sono molto amici fra di loro e si vogliono bene. E allora ho letto la storia di due amici,uno bianco e l’altro nero che una mattina hanno litigato, si sono insultati e poi..piano, piano..hanno fatto pace. Subito dopo abbiamo immaginato di andare a visitare con l’Unicef un villaggio in Africa e qui abbiamo trovato molti piccoli che soffrono di malnutrizione. Sono in braccio alle loro mamme e non hanno nemmeno la forza di piangere. E subito gli alunni hanno prestato loro le prime cure. Hanno misurato il polso dei bambini con il centimetro, hanno fatto succhiare il plumpynut, l’alimento energetico di cioccolato e nocciole, hanno sciolto nell’acqua vitamine, purificato l’acqua e l’hanno resa potabile con delle pillolette, hanno difeso i piccoli dalle zanzare con un velo bianco.
In quarta, con le insegnanti Tina Barbera e Donatella Bochicchio, mi hanno sorpreso con tanti palloni colorati dell’UNICEF e con una coccarda a forma di cuore sulla quale ciascuno aveva disegnato un diritto : educazione, cibo, salute, casa, nome, sicurezza, famiglia. E ho chiesto loro di raccontare, di immaginarsi a 20, 25 anni. E sono diventate archeologhe, veterinarie, ostetriche,parrucchiere, estetiste. E i maschietti calciatori, ingegneri. Sono consapevoli che i sogni vanno coltivati, hanno bisogno di impegno, sacrificio, determinazione. E abbiamo contati gli anni di studio fatti e quelli ancora da fare per realizzare la loro vocazione. Hanno raccontato che i loro genitori, le mamme e i papà, trovano il tempo per ascoltarli, guidarli, aiutarli a superare momenti di sconforto. Hanno detto che curano i loro nonni e nonne e li aiutano quando hanno bisogno perché per loro sono importanti, sono le loro “radici”. Hanno cantato una canzone sui diritti e ascoltato e pianto con il video “ I battiti del cuore” dei bambini siriani che da dieci anni vivono in un paese in guerra e colorano le loro case bombardate con i colori dell’arcobaleno. Sanno bene il valore di un sorriso, di una parola gentile perché hanno scritto “ Grazie ..Permesso..scusa..sulle scale della scuola che portano al primo piano.
Abbiamo riso insieme e mi sono commosso davanti alle loro domande, mi hanno donato disegni e parole da salvare. Grazie per la grande generosità vostra e delle vostre famiglie per l’aiuto che date ai programmi UNICEF.Grazie per i pensieri profondi che mi avete regalato e per i ricordi che mi porterò a casa. Buon viaggio piccoli lettori..uomini e donne di domani….Grazie bidelle e maestre. A presto.
San Cataldo 29 novembre 2021