Un sorriso per ogni bambino è la scuola di Castelgrande.
#CambiamoAria #UNICEF seconda tappa.
Mercoledì 18 maggio arrivo puntuale nella scuola dell’infanzia e primaria di Castelgrande per la seconda tappa del mio tour #CambiamoAria #UNICEF per sensibilizzare le giovani generazioni sul cambiamento climatico che influenza la vita di un miliardo di bambini in tutto il mondo. Con la maestra Maria Teresa Angiolillo abbiamo più volte rinviato l’appuntamento a causa del covid e oggi finalmente possiamo incontrarci, grazie alla dirigente scolastica Viviana Mangano.
Mi aspettano tutti , una ventina di bambine e bambini, con le maestre Maria Pina Serafino,Maria Donata Perillo, Giuseppina Zoppi, Maria Antonietta Pellegrino della scuola primaria e Franca Angelillo e Anna Rosa Gliubizzi della scuola dell’infanzia, in un’aula luminosa. In classe tre bambini ucraini Eldar e Bogdan che sono fratelli e Olexsandr (Sasha), accolti con le loro famiglie da quasi due mesi nella comunità di Castelgrande.
Come sempre mi presento e li ringrazio perché hanno raccolto una somma per assicurare alimenti salvavita, medicine, acqua potabile per i bambini che UNICEF assiste in tutto il mondo. Faccio toccare il pacchetto salvavita, un trattamento a base di arachidi usato dall’UNICEF in tutto il mondo come difesa finale dei bambini affetti da grave malnutrizione. E spiego che con il sostegno di cibo terapeutico pronto all’uso e servizi nutrizionali dedicati a Kandahar, Afghanistan, Fatima, una bambina che mostro in una foto, è sulla strada della guarigione.
Eppure, continuo, troppi bambini mancano. 700 bambini muoiono ogni giorno di dissenteria acuta a causa della mancanza di cibo.Mentre le famiglie combattono con l’impatto del COVID-19, dei conflitti e dei cambiamenti climatici, i paesi ricchi devono investire urgentemente nella prevenzione, nel rilevamento e nel trattamento della grave malnutrizione.
Con il plumpynut mostro anche il centimetro per la misurazione del polso, le pillole per rendere l’acqua potabile, i vaccini, la zanzariera. E, con l’aiuto di un video, mostro come in queste settimane di guerra in #Ucraina lo staff di UNICEF Ukraine e le organizzazioni partner hanno assistito con interventi di prima necessità (acqua potabile, medicine, alimenti, supporto psicologico e ludico) oltre 9.000 tra bambini e adulti evacuati dalla città martire di #Mariupol, di cui il 90% degli edifici è stato distrutto.
L’UNICEF è in prima linea per cercare di alleviare le loro sofferenze garantendo l’accesso all’acqua potabile, portando agli ospedali farmaci, vaccini, alimenti terapeutici e attrezzature sanitarie, distribuendo abiti invernali, kit per l’igiene e altri beni di prima necessità
Dei 7 milioni e mezzo di bambini e ragazzi dell’#Ucraina l’80% ha dovuto abbandonare la propria casa per cercare riparo in zone più sicure del paese o per rifugiarsi all’estero come i tre ragazzi che sono stati accolti nella scuola di Castelgrande.
E li vedo ora giocare con i compagni a braccio di ferro, abbracciare una compagna, mostrare un disegno che mi regalano mentre ripetono “Ucraina, Ucraina..”.
Sasha che mi ha ripetuto più volte “ Non capisco..non capisco..” quando ho cercato di coinvolgerlo, alla fine mi sorride e mi consegna il disegno in bianco e nero che lo ha impegnato per tutto il tempo : mostri che divorano con denti aguzzi e bocche enormi. Una richiesta di calore, serenità, sicurezza. E il canto che si alza nel cielo di tutti i bambini e le bambine :“ È, la mia scuola è/Una favola da vivere./Ogni giorno, ogni giorno/ È, la mia scuola è/Un ricordo qui per sempre/Nel mio cuore, nel mio cuore. /Quando arrivo al mattino/Per me c’è sempre un sorriso/Buongiorno scuola, buongiorno amici/Si gioca insieme tutti felici”, è la migliore risposta a questa richiesta di aiuto.
Leggo e poi animiamo la storia della colomba guerrafondaia che scopre, grazie ad un corvo che pulisce le sue penne con le lacrime, “ che non esistono “nemici”, ma solo persone che non la pensano come noi ..”
Se qualcuno dubita ancora dell’urgenza di un’azione contro il cambiamento climatico , ricordo che il nostro pianeta ha già raggiunto 1.1°C di incremento della temperatura rispetto all’era pre-industriale (1880–1900).Gli anni dal 2015 al 2021 sono stati i 7 anni più caldi della storia umana, da quando siamo in grado di effettuare misurazioni e per questo non dobbiamo sprecare cibo, acqua, energia.
Mi sposto nella scuola dell’infanzia e con i due Andrea, Giuseppe e Angelica con la storia del pinguino e dell’orsetto polare che sono stati costretti a scappare dal polo nord perché i ghiacci si stanno sciogliendo, ricordo a noi tutti che un miliardo di bambini vivono in zone classificate come “a rischio estremamente alto” di catastrofi connesse al clima ed è per questo che la crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini.
Castelgrande 18 maggio 2022