Vivere la gioia di stare insieme.
La scuola dell’infanzia di San Cataldo partecipa alla #StaffettadeidirittiUNICEFPotenza.
Dal primo marzo la Basilicata è nuovamente zona rossa per il covid. E’ passato un anno e la pandemia continua a condizionare le nostre vite e la vita della scuola in tutto il mondo.Nonostante il covid, con determinazione, il Comitato Unicef di Potenza con il suo presidente Mario Coviello e le giovani volontarie del servizio civile Veronica Lavecchia e Claudia Robilotta continuano a vivere nelle scuole della nostra regione ore intense negli incontri a distanza con gli alunni.
Il 27 maggio 2021 l’UNICEF celebrerà il trentesimo anniversario della sottoscrizione dell’Italia della Convenzione Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e UNICEF e Servizio Civile di Potenza hanno cominciato nelle scuole della nostra regione “ La staffetta dei diritti”, per ribadire che i bambini, nonostante tutto, devono rimanere al primo posto.
Educare ai diritti umani ha una specificità propria, di grande importanza per comprendere il fondamento del nostro vivere comune. Attraverso il riconoscimento di diritti di ognuno di noi , in quanto appartenenti alla comune famiglia umana, possiamo cogliere il significato più profondo della dignità di ogni persona e la necessità del rispetto di ciascuno.
Il 2 marzo, dalle 9,15 alle 11,30, in due incontri in streaming , 20 bambini di tre, quattro e cinque anni delle due sezioni della scuola dell’infanzia di San Cataldo dell’Istituto Comprensivo di Bella, grazie all’impegno della coordinatrice Nunzia Buonincontri e della dirigente scolastica Viviana Mangano, hanno cantato, disegnato, raccontato i loro diritti , stimolati dai cartoni animati e dai video che abbiamo preparato per loro.
Nelle due sezioni, dopo aver visto i cartoni animati della pigotta, la bambola di pezza dell’Unicef che porta le medicine in Pakistan ad Alì e costruisce un pozzo per Akim in Tanzania, Sofia, Ginevra,Domenico,Lorenzo, Cataldo Leo… di cinque anni, con le loro maestre Sonia Floresta e Rossella Pascuccio e Marika,Fabiola, Alessandro, Raffaele,Chiara, Donato, Tommaso…. di tre e quattro anni con le insegnanti Carla Lucia Sacco e Silvia Debonis, prima hanno raccontato le storie e subito dopo si sono divertiti a disegnare capanne, caprette, salamadre, secchi per l’acqua,camion con il logo dell’Unicef che trasportano aiuti, sapone che lava le mani e fa le bolle.
Gino, il gallo dell’Unicef , grida a gran voce che “ Il mondo è una tintura/ evviva la mistura/ Bianchi, neri, rossi e gialli siamo tutti diversi/nessuno è spazzatura/ e siamo tutti uguali/ evviva la mistura..”.
E i piccoli ascoltano con attenzione Ansam,una bambina cieca di dieci anni, uno dei 3 milioni di bambini che in Siria sono sfollati a causa dei combattimenti,che canta “ I nostri cuori battono ancora”, nonostante la guerra, le distruzioni. Ansam chiede il diritto di essere un bambino in un paese in guerra. E le maestre che leggono ai piccoli le parole della canzone si commuovono.La voce di Ansam non potrà ricostruire ciò che è stato distrutto, ma noi speriamo che con Ansam, questa canzone possa unire le persone in Siria e nel mondo.
I piccoli, dopo aver visto il cartone animato di un’istrice che, grazie a dei tappi di morbida spugna che i compagni gli regalano per il compleanno, finalmente può giocare a pallone ,abbracciare gli amici, essere spinto in aria sull’altalena,prendono per mano, guardano negli occhi e sorridono ai compagni. E la catena dell’amicizia che riempie l’aula di gioia dice a noi tutti che questo tempo così difficile passerà e torneremo a sorridere, se ciascuno di noi darà aiuto all’altro.
Claudia e Veronica propongono ai piccoli di portare a scuola “un soldino” del loro salvadanaio per aiutare i bambini poveri e tutti dicono di sì e una maestra adotta Fiorella, la pigotta che ci ha accompagnato durante gli incontri.
In tutto il mondo, l’UNICEF lavora con i bambini che vivono nelle zone in guerra, soffrono la fame, non hanno medicine, per garantire loro supporto psicologico, ridare un senso di normalità e riconnetterli con la loro infanzia.
Questi incontri ci spingono a non arrenderci, a continuare a sperare e credere che ci sarà un futuro migliore per i bambini di tutto il mondo. Un futuro in cui ogni bambino e bambina possa semplicemente essere ancora un bambino.
San Cataldo 2 Marzo 2021